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Tuesday, 28 March 2017 00:00

Maria Francesca dello Spirito Santo

Nacque il 2 gen­naio 1643 a Modena.

Ebbe a fortunati geni­tori il Principe Francesco I, Duca di Modena (succeduto nel Ducato al padre «Alfonso III d'Este» il quale aveva abdicato per farsi Cappuccino) e la Principessa Maria Farnese, figlia di Ranuzio I, Duca di Parma. Eleonora era cugina in primo grado della Principessa Caterina Farnese di Parma, la quale pure vestì l'Abito delle Carmelitane Scalze, ma nel Monastero di S. Teresa in Parma, assumendo il nome di Suor Teresa Margherita dell'Incarnazione: anima eletta, eroica, piena dello Spirito di Dio, la cui vi­ta santa fu tutto un profumo di Cielo (1637‑1684).

Battezzata nella Cappella di Corte il giorno stesso in cui nacque, ebbe a padrino lo zio Car­dinale Rinaldo d'Este. La piissima sua madre l'offrì, appena nata, alla Madonna Santissima. Educata cristianamente e nutrita di vera e soda pietà, crebbe a Corte in età, in grazia e in virtù. Era in lei una purezza angelica, un amore ar­dentissimo a Gesù, una devozione tenerissima alla Madonna, uno studio di perfezione a tutta prova, una mortificazione costante del corpo e dello spirito, una carità inesauribile verso il prossimo, sì da essere chiamata "Madre dei poveri". Alle insistenze del Re d'Inghilterra che la vo­leva sua sposa, rispose con un garbato, ma fermo rifiuto. Il 3 Maggio 1674, lasciò la Corte, entrò fra le Carmelitane Scalze di Modena e ne vestì l'Abito Religioso, assumendo il nome di Suor Maria Francesca dello Spirito Santo.

Aveva 31 anni. Entrando in Monastero, così disse alle Monache: «facciano pure di me tutto quello che vogliono». E mantenne con perfetta coerenza la parola. La vita dura del Carmelo Teresiano Essa l'abbracciò, anzi la visse nel suo pieno rigore. Le virtù esercitò tutte in sommo grado, sì da essere esempio e sprone alle Consorelle. Ma due virtù spiccarono in lei in un modo tutto spe­ciale e che sa del prodigio; l'umiltà e l'ubbi­dienza: proprio le due virtù che in lei, per l'origine, per il sangue e per le abitudini della vita avrebbero dovuto trovare terreno meno adatto.

Donna di intelligenza non comune, di vo­lontà tenace, di prudenza singolare, di vedute larghe, e di cuore veramente materno, fu dai superiori più volte chiamata al governo della Comunità. Ed il suo governo fu sempre saggio. Di lei si disse, che oltre essere una gran Santa, era anche abile, per la sua prudenza, a governare un impero. Tale era la stima che godeva, che a lei ricorrevano, per consiglio, e laici ed Ecclesiastici. Fedele alle ragioni della vita nascosta delle Carmelitane Scalze, che per istituzione della gran Madre S. Teresa di Gesù, devono essere eroine nella perfetta imitazione di Gesù e nella immolazione della loro vita per la santifica­zione dei Sacerdoti in ordine alla salvezza delle anime, non venne mai meno al suo dovere e fu sempre davvero lucerna ardens et lucens.

La Veneranda Madre Maria Francesca dello Spirito Santo coronava la sua santa vita con una morte santissima il 24 febbraio 1722, con­tando 79 anni di età.

L'Inchiesta diocesana sulla "vita, virtù e fama di santità" si chiuse nel 1729. 

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